Bonus 200 euro: arriva il via libera anche per i lavoratori autonomi!

Bonus 200 euro: il “Decreto Aiuti” per commercianti, artigiani e professionisti

A fronte dell’innegabile crisi energetica che stiamo vivendo e del conseguente innalzamento del costo della vita, il Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il Decreto Legge 50/2022 (noto ai più come “Decreto Aiuti”) convertendolo poi in Legge e successivamente modificandolo attraverso il “Decreto Aiuti-bis” (DL n. 115/2022).

Attraverso tali decreti, è stato previsto il riconoscimento di un’indennità una tantum, del valore pari a 200€, a favore non più solo dei lavoratori dipendenti, ma anche di commercianti, artigiani e professionisti autonomi. 

Bonus 200 euro: chi sono i beneficiari?

Destinato dapprima solo ai lavoratori dipendenti, tale bonus ha recentemente assistito ad un ampliamento della propria platea di beneficiari. 

L’indennità in questione, infatti, può essere richiesta anche da:

  • commercianti/artigiani iscritti all’IVS;
  • professionisti iscritta alla Gestione separata INPS;
  • professionisti iscritti alle relative Casse previdenziali.

I criteri e le condizioni da soddisfare, tuttavia, non si esauriscono qui. Affinché il “Bonus 200 euro” venga concesso ai soggetti sopra indicati, infatti, questi ultimi inoltre:

  • non devono aver fruito delle indennità previste dagli artt. 31 (€ 200 per i lavoratori dipendenti) e 32 (€ 200 per pensionati e altre categorie di soggetti), DL n. 50/2022,
  • devono essere titolari di un reddito complessivo 2021 non superiore a 35.000€.

Iscrizione all’INPS o ad altro Ente previdenziale e assistenziale di riferimento: cosa sapere di più!

Come accennato in precedenza, l’iscrizione alla gestione separata INPS o ad altri Enti previdenziali di riferimento è una delle condizioni necessarie da soddisfare per poter ricevere l’indennità in questione. La sola iscrizione però non basta!

È necessario, infatti, che al 18/05/2022 (data di entrata in vigore del DL n. 50/2022) i soggetti richiedenti:   

  • risultino iscritti alla propria gestione previdenziale;
  • siano titolari di partita IVA attiva con l’attività lavorativa avviata;
  • abbiano effettuato almeno un versamento, totale o parziale per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dal 2020. Tale requisito non si applica ai contribuenti per i quali non risultano scadenze ordinarie di pagamento entro la predetta data del 18.5.2022. Per i soggetti iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO in qualità di coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e lavoratori agricoli tale requisito è verificato sulla posizione del titolare.

Reddito complessivo 2021 non superiore a 35.000€: un piccolo approfondimento!

Dall’art. 4 del Decreto in esame si deduce che dal computo del reddito personale assoggettabile ad IRPEF siano da escludere:

  • i trattamenti di fine rapporto;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • i contributi previdenziali ed assistenziali;
  • le competenze arretrate sottoposte  a tassazione separata. 

Lo stesso articolo specifica altresì che quanto dichiarato dal contribuente in materia di “reddito complessivo personale” verrà sottoposto a verifiche approfondite “anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detiene informazioni utili”.

Bonus 200 euro: come presentare la domanda

Per ottenere il Bonus 200 euro, i professionisti con i requisiti necessari devono presentare un’apposita domanda all’INPS o al proprio Ente previdenziale ed assistenziale (con le modalità e i termini scelti da ciascuno) affinché essi possano verificarne la regolarità e procedere all’erogazione.

Se un professionista risulta iscritto contemporaneamente sia all’IVS / Gestione separata INPS che ad uno degli Enti di cui al D.Lgs. n. 509/94 (CDC, Inarcassa, CIPAG, ENPAM, ecc.) e D.Lgs. n. 103/96 (Casse Interprofessionali), dovrà presentare la domanda solo all’INPS.

All’interno della domanda, oltre ad allegare la fotocopia del proprio documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale ed indicare le coordinate bancarie o postali per l’accreditamento del beneficio, il soggetto richiedente è tenuto ad autocertificare:

  • che sussistano i requisiti necessari indicati in precedenza;
  • di non aver presentato la domanda ad altra forma di previdenza obbligatoria, in caso di contemporanea iscrizione a diversi Enti previdenziali.

Caratteristiche ulteriori dell’indennità spettante

La cifra stanziata dal Governo italiano, come già detto in precedenza, ammonta a 200€. Tale somma viene corrisposta una sola volta, non è cedibile, né sequestrabile né pignorabile e non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali ai sensi del TUIR.

Per comprendere al meglio come procedere alla presentazione della domanda e come l’INPS o gli altri Enti previdenziali di riferimento intendano verificarne la regolarità e provvedere all’erogazione dell’indennità, contattaci via email o prendi un appuntamento.

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